Con il procedere degli anni, Giorgio Adami si addentra sempre piu` intensamente e decisamente nel linguaggio astratto. La sua attenzione, in particolare, sembra rivolta agli esiti raggiunti negli anni cinquanta dall'eterogeneo "Gruppo degli otto" (Afro, Turcato, Santomaso, Corpora, Morlotti, Vedova, Moreni e il veronese Birolli) riunitosi attorno a Lionello Venturi, per i quali l'arte deve partire dal dato reale, che viene rielaborato intellettualmente ed emotivamente, fino a creare l'organismo autonomo dell'immagine pittorica.Alle costruzioni e ripartizioni geometriche, Adami preferisce ora una materia fluida, scattante, che si muove repentina sulla superficie del quadro... (le schede storico-critiche saranno consultabili registrandosi nella zona login)
Esposizioni
"Giorgio Adami, 50 anni di pittura 1955-2005", Verona, Palazzo della Gran Guardia, luglio 2006.