Il dipinto viene riportato alla mano del bolognese Giovan Giacomo Sementi da Giulio Briganti (expertise 1990), attribuzione confermata anche dai critici Daniele Benati (expertise 1990) ed Emilio Negro (1992). Quest'ultimo identifica il dipinto in esame con il "quadro grande in tela di p. 11 e 9 traverso (…) rappresentante una Flora a` sedere con diversi putti che tengono fiori opera di Gio. Giac. Semenza", citata nell'inventario della raccolta Pallavicini di Roma del 1713, a cui sembrano corrispondere anche le misure del dipinto (Negro 1992, p. 330). La figura di Sementi, tra gli allievi favoriti di Guido Reni insieme a Giovan Francesco Gessi, ha acquisito solo in anni re... (le schede storico-critiche saranno consultabili registrandosi nella zona login)
Esposizioni
"Tra sacro e profano. Capolavori del XVII secolo nelle raccolte delle banche italiane", Luxembourg, Muse`e national d'histoire et d'art, 3 febbraio-17 maggio 2009; "Fiori. Natura e simbolo dal Seicento a Van Gogh", Forli`, Musei San Domenico, 24 gennaio-20 giugno 2010;