L'opera e` stata resa nota per la prima volta nel 1982 da Rodolfo Pallucchini, il quale vi ha riconosciuto la mano di Jacopo Tintoretto, attribuzione avvalorata da Egidio Martini che ha oltretutto suggerito l'identificazione dell'esemplare con la favola di Apollo e Marsia dipinta da Tintoretto nel 1545 per la casa veneziana dello scrittore Pietro Aretino (comunicazione scritta di E. Martini riportata nell'expertise di Lino Moretti, s.d.). Pallucchini ha invece accostato il dipinto al ciclo di favole mitologiche di Palazzo Pisani Moretta a Venezia, oggi conservate nel Museo Civico di Padova, dove giunsero per legato della contessa Giusti del Giardino, erede dei Pisani. Ap... (le schede storico-critiche saranno consultabili registrandosi nella zona login)