La pittura sciolta e compendiaria e il formato ridotto indicano senza alcun dubbio un bozzetto relativo a qualche ciclo di affreschi ancora da identificare. Sul verso della tela si ritrova manoscritto il nome di Camillo Sagrestani, ma l'attribuzione moderna a uno dei piu` brillanti allievi di questo, quale Matteo Bonechi, appare piu` che convincente. Capace frescante, e piu` raramente pittore su tela (si ricordi la pala in San Francesco a Cortona), Bonechi si sarebbe formato con Francesco Botti (1640 - 1710), stando alla testimonianza di Giovanni Maria Gaburri, mentre Luigi Lanzi avanza a riguardo il nome di Sagrestani, di cui Matteo fu in effetti attivo collaboratore. A ... (le schede storico-critiche saranno consultabili registrandosi nella zona login)